Palazzo Pasolini Dall’Onda

Dal XVII secolo di proprietà della famiglia Pasolini Dall’Onda, il palazzo è stato più volte trasformato, specie nel 1781, in occasione del matrimonio del conte Giuseppe con Teresa Codronchi. L’aspetto attuale della facciata, di ispirazione settecentesca risale al 1904-5, ad opera dell’architetto romano Vicenzo Moraldi. Del palazzo fa parte un ampio parco, circondato da alte mura in mattoni faccia a vista, caratterizzato dalla presenza di piante secolari. All’interno, i molti saloni presentano ancora le sfarzose decorazioni originarie, per lo più risalenti alle fasi principali di ristrutturazione del palazzo, è inoltre conservata una vasta quantità di preziosi arredi, oggetti e opere d’arte insieme a un significativo patrimonio librario e documentario che forma l’importante biblioteca privata. Nella sala detta “Impero”, impreziosita da alcuni medaglioni a tempera attribuiti a Felice Giani (1758-1823) o alla sua scuola, si trovano una maschera funebre di Napoleone oltre a varie stampe coeve. La famiglia Pasolini Dall’Onda, di orientamento liberale moderato sin dall’Ottocento, vanta un’antica tradizione di generosità verso la comunità locale e un particolare interesse per le problematiche sociali e culturali, per la storia locale e, in particolare, per gli studi risorgimentali, per i quali ha istituito un’apposita fondazione presso l’Accademia dei Lincei. Figure di spicco, a cavallo tra Otto e Novecento, furono il conte Pier Desiderio (1844-1920), senatore del regno e autore di importanti opere su Ravenna e la moglie Maria Ponti Pasolini, promotrice di studi e servizi sociali e culturali a beneficio della popolazione e del territorio, nonché della costituzione di una sezione dantesca nella Biblioteca Classense.

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