Casa Maioli, poi Stanghellini

L’edificio, certamente veneziano (XV secolo), è stato ricavato evidentemente dall’unione di due abitazioni originariamente distinte, forse pure databili al XV secolo. La caratteristica facciata, con la lunga canna fumaria a sezione ottagonale e le belle bifore al secondo piano, rappresenta un esempio maturo di elementi tipici dell’architettura veneziana. Attraverso l’ampio atrio si raggiunge il cortile interno, originario, mentre le finestre del primo piano sono state rifatte in qualche momento precedente l’inizio del XX secolo. Le analisi diagnostiche hanno messo in luce ben quattro strati di affreschi nei vani principali, ipoteticamente datati a diversi periodi compresi tra la fase originaria e l’Ottocento. Appartenuta alla famiglia nobile faentina dei Maioli ancora nell’Ottocento, la casa passò poi ad altri proprietari. Fu restaurata nel 1912. Gli stemmi che certamente ornavano la base a cono del camino e la chiave dell’arco del portone d’ingresso sono stati rimossi da lungo tempo.

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