Palazzo Cavalli, già Dal Corno

Questo ampio palazzo è articolato in vari edifici disposti intorno a due atri, un cortile e un giardino interni. Dalla facciata della struttura principale, a tre piani, sono stati rimossi elementi decorativi barocchi all’inizio del Novecento; dei numerosi arredi di pregio interni non resta nulla, dopo che il palazzo fu svuotato e venduto nel secondo dopoguerra. La famiglia Cavalli, tra le più nobili di Romagna (qui attestata sin dal 1227), acquisì il palazzo dal conte Vincenzo Cappi nel 1806. In precedenza, lo stabile era stato dei Dal Corno e prima ancora dei Mula, entrambe famiglie estinte. A lungo palazzo Cavalli fu sede di sfarzosi ricevimenti per la più alta nobiltà ravennate, e non solo: alla festa del Carnevale del 1820 partecipò anche George Byron, da poco giunto a Ravenna, in compagnia dell’amante Teresa Guiccioli. Tra i molti ospiti illustri del palazzo, una targa commemora l’ospitalità offerta a Leopardi da parte del marchese Antonio Cavalli (1795-1873) nell’agosto del 1826.

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