Casa Minzoni, già Lando

Detto anche Casa Minzoni, questo palazzetto quattrocentesco fu forse voluto da Vitale Lando, podestà veneziano di Ravenna nel 1461-1462, già coinvolto nei lavori alla Rocca Brancaleone, al Palazzetto Veneziano, e ad altri edifici cittadini. L’edificio è ben conservato soprattutto nella parte superiore, ove si aprono bifore con colonnette in marmo e un balcone sorretto da mensole, e nel piccolo cortile interno con doppio loggiato. Nel 1823 la casa fu venduta a Francesco Minzoni, e da questi destinata a ospitare una delle prime pasticcerie cittadine, la butega de Grugnazz, come recita un’insegna più tarda e ancora conservata. La bottega ebbe grande successo, illustri clienti, e una vita notevolmente lunga: nel 1875 fu modernizzata attraverso una serie di interventi che modificarono notevolmente il piano inferiore della casa. Un ulteriore elemento di folklore ottocentesco è legato alla pasticceria e all’edificio: una sala del primo piano ospitò le riunioni del circolo dei Lumagott, un celebre gruppo di giocatori d’azzardo locali, dediti al gioco del ‘Faraone’, molto in voga tra i ravennati facoltosi dell’epoca.

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